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ville e palazzi |
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stato di conservazione |
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L’ultimo proprietario era un antiquario che in barba ai principi del restauro ha continuamente decorato in stile le superfici, modificato le strutture murarie e trasformato gli ambienti rendendo il tutto sicuramente particolare ma difficilmente comprensibile. In pratica anche se lo stato di conservazione appariva buono in realtà era pessimo perchè le murature portanti non corrispondevano in verticale se non in pochissimi punti, le fondazioni dei muri centrali erano inesistenti, tutte le strutture perimetrali e quelle interne erano mascherate da rivestimenti ma invase fino al secondo solaio dall’umidità di risalita capillare, fessure passanti tagliavano muri portanti in corrispondenza dei punti sollecitati e molti solai erano completamente marciti. |
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progetto |
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Studi e analisi
Le analisi preliminari sono state condotte man mano che si smontavano le strutture e le finiture perché la casa era vissuta fino a poco prima dell’intervento e non era quindi disponibile. Sono stati eseguiti accurati rilievi, verificate le corrispondenze verticali e i fuori piombo; tutte le verifiche statiche sono state eseguite solo a cantiere aperto.
Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Il progetto ha inserito una nuova unità residenziale nel Palazzo apportando solo limitatissime modifiche al distributivo ma intervenendo pesantemente nel risanamento strutturale e in quello tecnico del degrado. Stante le caratteristiche tipologiche del Palazzo che consentiva di mettere in luce solo pochi vani alla volta per risolvere i problemi progressivamente, si è operato per piccoli lotti successivi elaborando una progettazione in progress. Al piano terra si è progettata una particolare vasca per contenere l’acqua di marea raccordata con nuove fondazioni e con una complicata rete fognante; ai piani soprastanti si sono progettate opere importanti di consolidamento dei solai in legno mantenendo in opera tutti gli stucchi dei soffitti e delle pareti. Per le murature perimetrali esterne e quelle di spina interne è stata prevista la bonifica dall’umidità salina assorbita in centinaia d’anni e imbottigliata da rivestimenti cementizi tramite sostruzione muraria con doppia barriera orizzontale. Il progetto delle finiture e degli impianti è stato profondamente influenzato dai livelli e dagli spessori delle sottostanti strutture.
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cantiere |
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Interventi Tecnici:
Le nuove fondazioni sono state realizzate secondo il sistema tradizionale veneziano con pali in legno infissi a forza nel terreno procedendo a spirale dall’esterno all’interno e le murature, sostenute durante la costruzione del masso fondale sono state poi messe gradualmente di nuovo in pressione con particolari accorgimenti. La vasca di contenimento delle acque di marea è stata realizzata in c.a. ma non è stata ancorata alle murature ne al terreno ma ècontrasta l’idrospinta della marea del Canal Grande con il peso proprio; tutte le tubazioni di scarico sono state dotate di complessi sistemi di “non ritorno” per impedire l’allagamento e le porte d’ingresso hanno bussole stagne. Particolarmente impegnativo è stato il consolidamento tramite puntuale sostituzione delle travature di solai che sono stati puntellati dall’alto perché sotto erano rivestiti con preziosi soffitti a stucco. Il fuori piombo delle strutture verticali non è stato corretto ma è stato ideato un sistema di tirantatura metallica che impedisce l’ulteriore deformazione. Tutte le finiture di pavimenti e intonaci esterni sono state realizzate a base di calce e cocciopesto sia per garantire traspirazione ed elasticità sia per un problema di scelte estetiche; tutti gli intonaci e i soffitti interni sono stati consolidati e conservati.
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fine lavori |
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