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archeologia industriale |
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stato di conservazione |
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Dall’abbandono pochi erano stati gli interventi manutentivi e quindi il degrado aveva investito tutte le strutture e tutte le finiture. Inoltre la povertà costruttiva intrinseca dell’edificio e una serie di manutenzioni scorrette avevano anche pregiudicato la statica di molte strutture. |
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progetto |
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Studi e analisi
L’edificio era poverissimo in termini di elementi architettonici e artistici ma presentava preziose documentazioni di cultura materiale circa il suo trascorso industriale. Sono stati pertanto oggetto di analisi preliminari e di rilievi tutti i reperti matrici quali basamenti per l’alloggio delle caldaie, canali di areazione, bocche di sfiato, ecc. che testimoniavano il processo lavorativo che si svolgeva all’interno della Filanda.
Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Obiettivo generale del progetto di riuso del complesso architettonico è stato quello di inserire una funzione compatibile, a misura della particolare fabbrica, che ne rispettasse le caratteristiche architettoniche funzionali e distributive, e che soprattutto ne valorizzasse la testimonianza di archeologia industriale. A questo proposito sono state condotte moltissime verifiche e riunioni con commissioni di esperti che hanno portato ad affinare e perfezionare le soluzioni e progressivamente hanno consentito di attuare un progetto di riuso compatibile. Nell’ala ovest è stato inserito il museo della Filanda, degli uffici e il nuovo collegamento verticale per accedere alla grande sala del piano primo. In quella est sono stati collocati uffici comunali e servizi.
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cantiere |
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Interventi Tecnici:
Sono stati svolti il consolidamento delle strutture verticali nelle numerose discontinuità e fessure presenti che sono state iniettate con malte a base di calce idraulica particolarmente studiata. Le lacune murarie, le discontinuità di natura strutturale le strutture con dissesti o concentrazioni di carico, sono state consolidate attraverso interventi puntuali tipo scuci-cuci.
Il consolidamento delle strutture orizzontali è stato condotto tramite il rifacimento delle teste delle travi marcite, la realizzazione di incalmi con legno lamellare e ricostruzioni con tavole in legno lamellare incollato con resina epossidica.
Per far fronte al problema dell’umidità di risalita al piano terra si è realizzato un vespaio aerato composto da tessuto non tessuto, vespaio in ghiaia, magrone di sottofondo, massetto in cls con armatura in rete metallica e posa di pavimentazione in tavelle di cotto su relativo letto di posa. Il nuovo scalone e l’ascensore sono stati realizzato nell’ala ovest in c.a.
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fine lavori |
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