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archeologia industriale

 

Ex Oleificio Lago di Garda - Gargnano - Brescia

 
Progetto di riuso, di conservazione, di consolidamento e di nuovi volumi
 
Committente: Soc. Lago di Garda s.r.l.
Periodo della prestazione: 2006-in corso
Edificio vincolato ai sensi del D.L.vo n. 42 del 2004
 
 

Ex Oleificio Lago di Garda è un complesso architettonico estemamente vasto e articolato, che si colloca all’ingresso del piccolo centro storico di Gargnano e ingloba oltre a spazi aperti e archeologie industriali anche i resti di uno dei più antichi conventi francescani dell’Italia del nord. Le preesistenze di quest’ultimo sono del XIII secolo ed il chiostro e i volumi annessi al piano terra e primo sono attualmente quasi integri. Alla fine del 1879 il convento francescano subisce i primi grandi cambiamenti; si comincia con la costruzione dello stabilimento dove ha luogo l'estrazione dell' olio dalle bacche di lauro e si prosegue nel 1903 con l’edificazione di una ciminiera esterna e dell’oleificio. Quest’intervento determina la demolizione di una parte del convento e porta alla perdita della corte degli aranci a lago. Nel XX secolo, l'edificio adibito alla lavorazione delle bacche di alloro e il giardino dei limoni a Lago vengono modificati notevolmente da tre avvenimenti di particolare importanza: il completamento del tratto della tramvia Toscolano-Gargnano (1922), la costruzione della Gardesana occidentale (1929-1931) che comporta la demolizione di parte del laurificio, l'allargamento della strada di accesso al paese (1968). Il grande complesso di archeologia industriale  si identifica con il paese perchè oltre a porsi come grande simbolo fisico è stato il luogo dove la civiltà del lavoro locale ha lasciato profonde testimonianze.



 

 

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stato di conservazione

 

Abbandonato in ogni parte sia agli usi produttivi sia a quelli abitativi l’ex Oleificio pur essendo il simbolo dell’abitato di Gargnano  per la sua rilevanza architettonica e storica nonché simbolica era in pessimo stato di conservazione. Strutture orizzontali completamente marcite, coperture che lasciavano passare l’acqua, fondazioni carenti che producevano dissesti, umidità di capillarità sono solo alcuni tra i fenomeni più diffusi.

progetto

 

Studi e analisi
La complessità architettonica dei rapporti tra i vari corpi di fabbrica con storie recenti e antiche, con caratteri e volumi molto diversi tra loro ha imposto diverse analisi storiche, distributive ed evolutive. Sono stati elaborati schemi funzionali e logici-aggregativi che hanno approfondito i percorsi, privati e pubblici, gli spazi interni ed esterni, gli accessi, ecc sia nel loro trascorso storico sia nelle ipotesi di progetto.

Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Il progetto si è posto come obiettivo principale quello di cercare un riuso compatibile degli spazi dell’importante manufatto. Il riuso del grande ex Oleificio è stato risolto inserendo un distributivo diverso che consentisse di ottimizzare l’uso abitativo, in quello dell’ex convento è stato progettato un uso commerciale conservando la maglia delle strutture portanti e inserendo piccoli box servizi, quello dell’ex cernita limoni è stato lasciato inalterato per futuri usi collettivi come ristorante o sala riunioni e quello dell’ex laurificio e stato destinato ad accogliere una banca a condizione che gli arredi costituiti dalle tecnologie archeologiche di lavorazione vengano conservate. All’esterno problematica era la soluzione dei parcheggi e dei corpi di fabbrica edificati negli anni sessanta che erano inutilizzabili: in questo caso il progetto ha previsto di realizzare un nuovo volume interrato per garage  e sul sedime della limonaia originaria è stato previsto un nuovo volume in forme compatibili e non falsificanti.

cantiere

 

Interventi Tecnici:
La vastità del complesso è tale e le problematiche del restauro che contiene sono così ampie che tutte le tecniche di restauro sono sicuramente comprese in questo vasto intervento. Nella progettazione che per ora affronta i criteri culturali generali e  l’organizzazione distributiva di tutto il complesso sono previsti indirizzi di metodo anche relativamente agli interventi tecnici. Questi ultimi saranno diversificati tra la parte più antica dove verranno utilizzate tecniche del restauro monumentale, quella più recente che avrà criteri più adatti al restauro anche delle porzioni in cemento armato e quelle di nuova costruzione che saranno le tecniche edilizie attuali.

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