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archeologia industriale |
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stato di conservazione |
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L’abbandono dei manufatti ha portato con se tutte le abituali conseguenze quali mancata manutenzione, vandalismo, ecc. e quindi crolli, degrado diffuso, ecc. In ragione dell’estensione e anche della diversa modalità costruttiva dei singoli edifici lo stato di conservazione era variabile e diversificato. |
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progetto |
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Studi e analisi
Trattandosi delle fasi preliminari di un progetto architettonico gli studi si sono concentrati prima sulla storia della fabbrica e sulla sua genesi mettendo in luce le ragioni funzionali della crescita di ogni manufatto, poi sulle opportunità e convenienze del riuso valutando destinazioni, standard e normative.
Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Il progetto ha previsto, successivamente al rilievo, una scrupolosa catalogazione di tutti i fabbricati, dei macchinari conservati catalogando per ognuno caratteristiche, numero di addetti e finalità. Ciò ha consentito di indirizzare il progetto in modo più attento conservando e riusando spazi e strutture che avevano il reale valore di testimonianza di archeologia industriale, di mantenenre solo come segno tutti quei percorsi e quei sedimi funzionali all’attività lavorativa e demolendo quelle strutture prive di significato perché realizzate recentemente o non legate alla logica della produzione dello zucchero. Nel progetto sono state previste molteplici funzioni: il museo dello zucchero e del territorio, il parco acquatico nelle grandi vasche di sedimentazione e lungo le rive del fiume, attività commerciali e residenziali in quasi tutti i volumi distribuiti in modo da mantenere in vita i prcorsi e le relazioni fra spazi che ora caratterizzano il complesso. Trattandosi di un progetto a scala quasi urbana per l’estensione degli spazi e per la consistenza dei volumi il progetto si articolerà solo in fase successiva con un dettaglio architettonico perché per ora sono previste solo progettazioni alla grande scala. |
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