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rapporto antico-nuovo |
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stato di conservazione |
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Non si annoverano interventi di restauro dalla fine dell’ottocento ai giorni nostri per cui il livello della conservazione di materiali e strutture era pessimo: tetti quasi completamente marciti, solai in parte crollati, murature senza quasi più intonaco, serramenti inesistenti. |
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progetto |
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Studi e analisi
Tutti i volumi sparsi sul lotto potevano essere recuperati e riunendoli sono state inserite due unità abitative collegate ai volumi preesistenti restaurati.
Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Affiancare una nuova edificazione ad un manufatto antico è un problema da sempre dibattuto dalla cultura architettonica e del restauro senza essere mai risolto, spesso per l’intransigenza delle parti. In questo caso si è cercato un compromesso equilibrato tra i due settori : progettazione e restauro. Il rustico, la Chiesa, la Sacrestia e lo spazio verde che li circonda seppure formalmente disarticolati, seppure appartengano a epoche diverse e seppure siano quasi completamente privi di monumentalità, intesa come connotazione storico-artistica, possiedono fortissimi i caratteri della cultura materiale povera e cioè di quel costruire con materiali della terra che caratterizza una certa campagna veneta. Il progetto si è basato su questi elementi e cioè si è collegato alla cultura locale senza importare modelli estranei. E’ stato ideato un piccolo corpo di fabbrica disposto a “L” rispetto al rustico per cercare di chiudere, a mo di corte rustica, un appezzamento di terreno vasto e senza caratteri. Le volumetrie sono state pensate articolate ad altezze diverse , coperte con tetto a falde inclinate rivestito di coppi e facciate che rispecchiano i materiali del vicino rustico; il volume così ottenuto è a misura del contesto, non s’impone e non stride ma s’inserisce in modo compatibile e gradevole. |
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