Studi e analisi
Il progetto generale prevedeva il restauro di tutto il complesso e la ricostruzione dei volumi incendiati oltre alla riprogettazione della corte centrale.
Caratteristiche del progetto e dell’intervento
Il progetto del nuovo volume era particolarmente difficile perché s’incastrava tra i volumi esistenti e si affacciava sulla corte centrale e quindi possedeva molti vincoli. Sebbene si conservassero le foto dello stato antecedente la distruzione l’idea, condivisa con l’Amministrazione, era quella di configurare l’aggiunta come un nuovo oggetto accostato all’esistente.
Il primo progetto prevedeva di creare uno spazio unico tra la corte e il giardino per organizzare un grande spazio teatrale per spettacoli all’aperto e attività varie con ingressi propri e funzionalità indipendente dal resto del complesso. In questo contesto il volume aggiunto che all’interno diventava perno importante nella riorganizzazione della biblioteca, voleva essere un prospetto verde di cerniera tra le barchesse e il Palazzo e di gradevole scenografia naturale per il teatro all’aperto. Dalle grandi fioriere erano previste cascate di fiori e piante sempreverdi e sullo sfondo grandi finestre con architravi e suddivisioni in legno. La filosofia che connotava tutta la progettazione del nuovo nel contesto antico era quella di una progettazione realizzata con legno e elemanti vegetali particolarmente studiati.
Nel secondo progetto, elaborato perché ques’ipotesi di aggiunta verde, scenografia naturale, non era gradita alla locale Soprintendenza, è stata ripristinata la corte centrale sul retro del Palazzo, lo spazio verde è stato ridotto e il nuovo volume è stato pensato come aggiunta che fosse una via di mezzo tra linguaggio contemporaneo ed espressione analogica. L’aggiunta si è pertanto configurata con superfici intonacate simili al prospetto interno e coperture a falde inclinate che riprendono quelle esistenti. |